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18/03/2024

JEFFREY D. SACHS
Cosa potrebbero dover gli USA al mondo per la Covid-19?

Jeffrey D. Sachs, Commondreams, 16/3/2024
Tradotto da Leopoldo Salmaso

L’origine del Covid-19 in un laboratorio finanziato dagli USA costituirebbe certamente il caso più significativo di grave negligenza governativa della storia. I popoli del mondo meritano trasparenza e risposte concrete su questioni vitali

Il governo degli USA ha finanziato e sostenuto un programma di ricerca di laboratorio pericolosa che potrebbe aver portato alla creazione e al rilascio accidentale in laboratorio di SARS-CoV-2, il virus che ha causato la pandemia di Covid-19. Dopo lo scoppio dell’epidemia, il governo statunitense ha mentito per nascondere il suo possibile ruolo. Il governo degli USA dovrebbe correggere le bugie, scoprire i fatti e fare ammenda con il resto del mondo.

Un gruppo di intrepidi cercatori di verità – giornalisti, scienziati, informatori – hanno scoperto una grande quantità di informazioni che indicano la probabile origine in laboratorio della SARS-CoV-2. La cosa più importante è stata l’intrepido lavoro di The Intercept e US Right to Know (USRTK), in particolare della giornalista investigativa Emily Kopp dell’USRTK.

Sulla base di questo lavoro investigativo, la commissione per la supervisione e la responsabilità della Camera a guida repubblicana sta ora conducendo un’importante indagine in una sottocommissione ristretta sulla pandemia di coronavirus. Al Senato, la voce principale in favore della trasparenza, dell’onestà e della ragione nelle indagini sull’origine della SARS-Cov-2 è stata quella del senatore repubblicano Rand Paul.

Le prove di una possibile creazione in laboratorio ruotano attorno a un programma di ricerca pluriennale guidato dagli USA, che ha coinvolto scienziati statunitensi e cinesi. La ricerca fu progettata da scienziati statunitensi, finanziata principalmente dal National Institutes of Health (NIH) e dal Dipartimento della Difesa, e amministrata da un’organizzazione statunitense, la Eco Health Alliance (EHA), con gran parte del lavoro svolto presso il Wuhan Institute of Virology (WIV).

Ecco i fatti che conosciamo ad oggi.

Primo. L’NIH è diventato il centro di ricerca sulla biodifesa a partire dal 2001. In altre parole, l’NIH è diventato un braccio di ricerca delle comunità militari e di intelligence. I finanziamenti per la biodifesa dal bilancio del Dipartimento della Difesa sono andati alla divisione del dottor Anthony Fauci, l’Istituto nazionale per le allergie e le malattie infettive (NIAID).

Secondo. NIAID e DARPA (Agenzia per i progetti di ricerca avanzata di difesa) hanno sostenuto ricerche approfondite su potenziali agenti patogeni per la guerra biologica e la biodifesa e per la progettazione di vaccini per proteggere dalla guerra biologica o dal rilascio accidentale in laboratorio di agenti patogeni naturali o manipolati. Parte del lavoro è stato svolto presso i laboratori Rocky Mountain del NIH, che hanno manipolato e testato i virus utilizzando la colonia di pipistrelli del loro stabulario.

Terzo. Il NIAID è diventato un sostenitore finanziario su larga scala della ricerca Gain of Function (GoF), ovvero esperimenti di laboratorio progettati per alterare geneticamente gli agenti patogeni per renderli ancora più patogeni, come i virus che sono più facili da trasmettere e/o con maggiori probabilità di uccidere gli individui infetti. Questo tipo di ricerca è intrinsecamente pericoloso, sia perché mira a creare agenti patogeni più pericolosi, sia perché questi nuovi agenti patogeni possono fuoriuscire dal laboratorio, accidentalmente o deliberatamente (ad esempio, come atto di guerra biologica o terrorismo).

Quarto. Molti importanti scienziati statunitensi si sono opposti alla ricerca GoF. Uno dei principali oppositori all’interno del governo era il dottor Robert Redfield, un virologo dell’esercito che in seguito sarebbe stato direttore dei Centri per il controllo delle malattie (CDC) all’inizio della pandemia. Redfield sospettava fin dall’inizio che la pandemia fosse il risultato di una ricerca sostenuta dal NIH, ma afferma di essere stato messo da parte da Fauci.

Quinto. A causa dei rischi molto elevati associati alla ricerca GoF, nel 2017 il governo degli USA impose ulteriori norme sulla biosicurezza. La ricerca GoF dovrebbe essere condotta in laboratori altamente sicuri, ovvero al livello di biosicurezza 3 (BSL-3) o al livello di biosicurezza 4 (BSL-4). Il lavoro in una struttura BSL-3 o 4 è più costoso e richiede tempo rispetto al lavoro in una struttura BSL-2 a causa dei controlli aggiuntivi contro la fuga dell'agente patogeno dalla struttura.

 

Sesto. Un gruppo di ricerca sostenuto dal NIH, Eco Health Alliance (EHA), ha proposto di spostare parte della sua ricerca GoF al Wuhan Institute of Virology (WIV). Nel 2017, l’EHA ha presentato una proposta al DARPA per ricerche GoF presso il WIV. La proposta, denominata DEFUSE, era un vero e proprio “libro di ricette” per produrre virus come SARS-CoV-2 in laboratorio. Il piano DEFUSE prevedeva di indagare su più di 180 ceppi di Betacoronavirus precedentemente non segnalati che erano stati raccolti dal WIV e di utilizzare tecniche GoF per rendere questi virus più pericolosi. Nello specifico, il progetto ha proposto di aggiungere siti di proteasi come il sito di scissione della furina (FCS) ai virus naturali per migliorare l'infettività e la trasmissibilità del virus.

Settimo. Nella bozza di proposta, il direttore dell’EHA si vantava che “la natura BSL-2 del lavoro sui SARS-CoV rende il nostro sistema altamente conveniente rispetto ad altri sistemi bat-virus”, spingendo lo scienziato capo della proposta dell’EHA a commentare che gli scienziati statunitensi “andrebbero fuori di testa” se venissero a conoscenza del sostegno del governo degli USA alla ricerca GoF al WIV in una struttura BSL-2.

Ottavo. Il Dipartimento della Difesa respinse la proposta DEFUSE nel 2018, ma i finanziamenti del NIAID per l’EHA hanno coperto gli scienziati chiave del progetto DEFUSE. L'EHA disponeva quindi di finanziamenti NIH per portare avanti il programma di ricerca DEFUSE.

Nono. Quando l’epidemia fu notata per la prima volta a Wuhan tra la fine del 2019 e il gennaio 2020, i principali virologi statunitensi associati al NIH ritenevano che il SARS-CoV-2 fosse molto probabilmente emerso dalla ricerca GoF, e lo dissero in una telefonata con Fauci il primo febbraio 2020. L'indizio più eclatante per questi scienziati fu la presenza della FCS nella SARS-CoV-2, con la FCS che appare esattamente nella posizione del virus (la giunzione S1/S2) che era stata proposta nel programma DEFUSE.

Decimo. I massimi funzionari del NIH, tra cui il direttore Francis Collins e il direttore del NIAID Fauci, hanno cercato di nascondere la ricerca GoF supportata dal NIH e hanno promosso la pubblicazione di un articolo scientifico (“The Proximal Origin of SARS-CoV-2”) nel marzo 2020 dichiarando l’origine naturale del virus. Il documento ignorò completamente l’ipotesi DEFUSE.

Song Chen, China Daily

Undicesimo. Alcuni funzionari statunitensi hanno iniziato a puntare il dito contro il WIV come fonte della fuga del virus dal laboratorio, nascondendo al tempo stesso il finanziamento del NIH e il programma di ricerca guidato dall’EHA che poteva aver generato il virus.

Dodicesimo. I fatti di cui sopra sono venuti alla luce solo a seguito di intrepidi rapporti investigativi, informatori e fughe di notizie provenienti dall’interno del governo degli USA, inclusa la fuga di notizie della proposta DEFUSE. L'ispettore generale del Dipartimento della Salute e dei Servizi Sociali ha stabilito nel 2023 che gli NIH non avevano supervisionato adeguatamente le sovvenzioni dell'EHA.

Tredicesimo. Gli investigatori si sono anche resi conto in retrospettiva che i ricercatori dei laboratori Rocky Mountain, insieme ad importanti scienziati associati all’EHA, stavano infettando i pipistrelli egiziani della frutta (RML) con virus simili alla SARS in esperimenti strettamente collegati con quelli proposti in DEFUSE.

Quattordicesimo. L’FBI e il Dipartimento dell’Energia hanno riferito le loro valutazioni secondo cui la fuga di SARS-CoV-2 dal laboratorio è la spiegazione più probabile del virus.

Quindicesimo. Un informatore interno alla CIA ha recentemente denunciato che, quando la squadra della CIA che indagava sull’epidemia concluse che molto probabilmente la SARS-CoV-2 era emersa dal laboratorio, alti funzionari della CIA corruppero la squadra perché denunciasse un’origine naturale del virus.

La somma delle prove – e l’assenza di prove affidabili che indichino un’origine naturale (vedi qui e qui) – corrobora la tesi che gli USA abbiano finanziato e implementato un pericoloso programma di ricerca GoF che ha portato alla creazione del SARS-CoV-2 e quindi a una pandemia. Una recente ponderosa valutazione del biologo matematico Alex Washburne giunge alla conclusione “al di là di ogni ragionevole dubbio che SARS-CoV-2 è emerso da un laboratorio…”. Egli osserva inoltre che alcuni collaboratori “hanno proceduto a montare quella che si può legittimamente definire una campagna di disinformazione” per nascondere l’origine da laboratorio.

L’origine della Covid-19 in un laboratorio finanziato dagli USA costituirebbe certamente il caso più significativo di grave negligenza governativa nella storia del mondo. Inoltre, c’è un’alta probabilità che il governo degli USA continui ancora oggi a finanziare il pericoloso lavoro del GoF come parte del suo programma di biodifesa. Gli USA devono al resto del mondo tutta la verità, e forse un’ampia compensazione finanziaria a seconda di ciò che i fatti alla fine riveleranno.

Abbiamo bisogno di tre azioni urgenti.

La prima è un'indagine scientifica indipendente in cui tutti i laboratori coinvolti nel programma di ricerca EHA negli USA e in Cina aprano completamente i loro libri e i loro registri agli investigatori indipendenti.

La seconda
è un blocco mondiale della ricerca GoF fino a quando un organismo scientifico globale indipendente non stabilirà le regole fondamentali per la biosicurezza.

La terza è che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite stabilisca una rigorosa responsabilità legale e finanziaria per i governi che violano le norme di sicurezza internazionali attraverso attività di ricerca pericolose che minacciano la salute e la sicurezza del resto del mondo.

 

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