La perle du jour

 « Le public n'est plus dupe des mensonges propagandistes qui résonnent dans les médias. Ces lettres ont été écrites par un petit groupe de radicaux, manipulés par des organisations financées par des fonds étrangers dans le seul but de renverser le gouvernement de droite. Ce n'est pas une vague. Ce n'est pas un mouvement. C'est un petit groupe de retraités bruyant, anarchiste et déconnecté, dont la plupart n'ont pas servi [dans l’armée] depuis des années ». C’est ainsi que Netanyahou a réagi aux pétitions qui se succèdent en rafales, émanant de centaines et de milliers de réservistes de l’armée de l’air, du corps médical militaire, de la marine, demandant au gouvernement d’arrêter de bombarder Gaza pour épargner les Israéliens encore captifs [les fameux « otages », qui sont encore une trentaine en vie plus une trentaine à l'état de cadavres]]. Bibi, qui a 75 ans, n’a pas l’intention, quant à lui de devenir un paisible retraité, ni bruyant ni silencieux. Les pilotes signataires de la première pétition seront rayés des cadres de l’armée génocidaire, ce qui est une bonne chose.

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02/10/2023

PANAGIOTIS GRIGORIOU
Gli occupanti... occupati!
L’odissea dell’esercito di occupazione italiano in Grecia

Panagiotis Grigoriou, Greek City, 30/9/2023

Tradotto da Fausto Giudice, Tlaxcala


Panagiotis Grigoriou (Atene, 1966) è un etnologo e storico greco, redattore del sitio web Greek Crisis e del suo successore Greek City e direttore della società di turismo alternativo Grèce Autrement.


 Si potrebbe pensare che le nostre “storielle”, ricordate durante le riunioni di famiglia, a volte illustrino solo il lato aneddotico degli eventi, l’insieme di fatti storici che siamo un po’ troppo veloci a liquidare come secondari. A casa nostra, nostro zio Chrístos, che non c’è più, amava raccontarci i suoi aneddoti degli anni ‘40, la guerra greco-italiana, l’occupazione, la Resistenza, e poi tutta l’illogica guerra civile greca dal 1944 al 1949, fino all’ultimo dettaglio della storia che era sua all’inizio. È stato persino felice di raccontarci la presenza dei soldati italiani in Grecia, la cui storia tortuosa si trova talvolta, ancora oggi, tra memoria e oblio.


Va ricordato che il 28 ottobre 1940 l’Italia diede inizio alla guerra greco-italiana invadendo la Grecia dall’Albania. Inizialmente Mussolini aveva lanciato l’invasione della Grecia in modo piuttosto frettoloso, poi, vista la preparazione militare della Grecia, non prevista dagli italiani, e la capacità dell’esercito ellenico di operare in un terreno montuoso, l’offensiva italiana iniziale fu contenuta e l’invasione si impantanò rapidamente.

Tuttavia, va ricordato che nell’ottobre 1940, con la benedizione di Londra, molti leader politici e istituzionali di Atene erano disfattisti prima del tempo, ritenendo che la regione dell’Epiro, nel nord-est della Grecia, potesse essere abbandonata a favore dei piani di Mussolini.

L’ambasciatore britannico in Grecia dell’epoca, Sir Michael Palairet, nel suo telegramma da Atene del 28 settembre 1940, documento reso noto diversi decenni più tardi negli archivi del Foreign Office, informava il suo governo “che il Capo di Stato Maggiore Generale, Generale Papágos, era pronto, se ritenuto necessario, a cedere l’Epiro agli italiani”.


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