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13/09/2022

SERGIO FERRARI
La memoria naviga negli oceani e riunisce le generazioni
Libro di ex prigionieri politici argentini lanciato in italiano


 Sergio Ferrari, La Pluma, 13/9/2022
Tradotto da Fausto Giudice, Tlaxcala

Sergio Ferrari, ex prigioniero politico argentino, vive dal 1978 in Svizzera, dove lavora come giornalista per vari media europei e latinoamericani.

La memoria collettiva non conosce confini e non accetta amnesie imposte. Il Grand Hotel Coronda si rivolge al Vecchio Mondo e cerca nuovi porti per condividere fari di speranza.

  

Vista attuale del reparto numero 5 del carcere di Coronda. Foto Sergio Ferrari

Da Coronda a Roma, passando per la Svizzera italiana

Dal 15 settembre, si presenta in Europa Grand Hotel Coronda. Racconti di prigionieri politici sotto la dittatura argentina 1974-1979, a quasi vent'anni dalla pubblicazione in Argentina della versione originale spagnola, Del otro lado de la mirilla.

 

 El Periscopio – Olvidos y Memorias de ex Presos Políticos de Coronda 1974 – 1979

Dalla sua pubblicazione nel 2003, Del otro lado de la mirilla ha avuto ripercussioni significative, sia a livello nazionale che all'estero. Si tratta di una testimonianza collettiva e anonima di ex prigionieri politici detenuti a Coronda, Santa Fe, una delle carceri di massima sicurezza in Argentina durante l'ultima dittatura civile-militare (1976-1983). Si tratta di uno dei primi libri del genere pubblicati in America Latina, frutto del lavoro di un nutrito gruppo di autori riuniti nella Asociación El Periscopio.

Fonte di ispirazione per la creazione teatrale Coronda en Acción, presentata nel 2006 (https://www.youtube.com/watch?v=mkK12e2yaFw), durante la recente pandemia, questo lavoro collettivo ha alimentato concettualmente anche il progetto Corondaes, un'esperienza performativa audiovisiva. Ha inoltre ispirato la realizzazione del cortometraggio Retorno a Coronda (2020), proiettato come introduzione alle presentazioni del libro in Europa.

Nel 2020, l'editore svizzero de l'Aire ha pubblicato la traduzione francese con il titolo Ni fous, ni morts (“Né pazzi né morti”). E dalla seconda settimana di settembre sarà presentato in italiano con il titolo Grand Hotel Coronda, frutto del lavoro di un grande collettivo di solidarietà e della prestigiosa casa editrice romana Albatros Il Filo, che ha una vasta rete di distribuzione attraverso librerie e media digitali.

Molto più che un libro “storico”

“Più che un progetto editoriale, concepiamo Grand Hotel Coronda come una proposta educativa e di sensibilizzazione per rafforzare la solidarietà tra i popoli”, spiega il ricercatore scientifico italiano Enrico Vagnoni, membro del Gruppo di gestione del progetto, composto da una ventina di membri che ne hanno reso possibile la pubblicazione.

Per Vagnoni, che tra il 2001 e il 2006 è stato operatore di sviluppo per una ONG italiana nel nord di Santa Fe e in altre zone dell'Argentina, l'obiettivo principale di Grand Hotel Coronda è raggiungere un pubblico giovane. E per portare loro “un messaggio di speranza e di solidarietà, che rafforzi in Italia, in Svizzera, o ovunque lo leggiate, le sfide globali che le nuove generazioni devono affrontare. Tra le altre, nella lotta per la difesa del clima, per l'uguaglianza di genere, contro la spietata esclusione dei rifugiati, per la ricostruzione collettiva della memoria”.

Secondo Vagnoni, che vive a Sassari, in Sardegna, il contenuto di quest'opera di 410 pagine, organizzata in 39 capitoli, apporta e attualizza valori come la resistenza alle strategie del terrore, la solidarietà e l'impegno collettivo. Si tratta di riferimenti etici universali che trascendono lo specifico contesto geografico e storico del Grand Hotel Coronda. E per questo, spiega Vagnoni, molte delle presentazioni in Europa “faranno parte di un progetto educativo che prevede incontri nelle scuole, nei licei e nelle università, oltre a spettacoli teatrali e musicali e altre iniziative educative e culturali ispirate ai contenuti dell'opera”.


La prima di queste attività, il calcio d'inizio di una vera e propria maratona politico-letteraria, si svolgerà il 15 settembre in un collegio della città svizzera di Bellinzona, con la partecipazione di un centinaio di giovani che stanno per terminare la loro formazione pre-universitaria.

Nella Svizzera italiana, con la presenza di tre ex prigionieri politici di Coronda, sono previste presentazioni pubbliche anche a Biasca, Lugano e Mendrisio. A partire da lunedì 19 settembre, il Grand Hotel Coronda visiterà centri comunitari, culturali e sindacali a Parma, Bologna, Pavia, Livorno e Roma, dove Casa Argentina ospiterà il lancio pubblico il 4 ottobre. Nello stesso mese, una mezza dozzina di altre attività si svolgeranno in Sardegna e nella regione Toscana (Rignano sull'Arno e Firenze).

20/12/2021

SERGIO FERRARI
La corrupción de guante blanco: tribunal francés confirma condena contra el banco suizo UBS

Sergio Ferrari, El Mercurio digital, 20/12/2021

El Norte desarrollado no se cansa de repetir que la corrupción es el problema principal que frena el crecimiento del Sur. Sin embargo, son exponentes del gran capital financiero mundial con sede en Europa o Estados Unidos, los que, a menudo, deben sentarse en el banquillo de los acusados. Es entonces cuando esa construcción retórica cae como castillo de naipes ante la evidencia irrefutable: la corrupción y la impunidad son cimientos de un sistema hegemónico mundial y no de un continente determinado.

Un Tribunal de Apelación francés acaba de ratificar la condena contra el banco suizo UBS (Unión de Bancos Suizos), por haber incitado activamente a miles de inversores franceses a abrir cuentas en la Confederación Helvética para evadir el pago de impuestos en su país de origen. Según el veredicto del pasado 13 de diciembre, esta gigante corporación financiera con sede en Zúrich incitó sistemáticamente, entre 2004 y 2012, a clientes galos a esconder su dinero en Suiza.

El fallo obliga al banco helvético más grande del país y uno de los más poderosos del mundo -- con unas 300 sucursales en 50 países-- a pagar una multa de 1.800 millones de euros. La cifra más imponente para este tipo de condena, a pesar de que la misma representa menos de la mitad de los 4.500 millones que un tribunal francés en primera instancia le impuso inicialmente. Junto con la multa inicial, cinco de los seis dirigentes del banco que fueron acusados por los hechos recibieron penas de prisión en suspenso de seis a 18 meses, y multas de 50.000 a 300.000 euros.

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Manifestación de activistas ambientalistas frente a la sede de la UBS en Zúrich. Foto Le Courrier