María Piedad Ossaba e Fausto Giudice, 15/8/2023
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Ci parli della Legge sulla Mobilità Umana e di come si promuove la diaspora ecuadoriana. Qual è il lavoro attualmente svolto dai consolati ecuadoriani all’estero?
La legge sulla mobilità umana è entrata in vigore durante il periodo della Rivoluzione Civica. Il 6 febbraio 2017, la Legge Organica sulla Mobilità Umana è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 938 con l’obiettivo di regolare l’esercizio dei diritti, degli obblighi, delle istituzioni e dei meccanismi relativi alle persone in mobilità umana, compresi gli emigranti, gli immigrati, le persone in transito, i rimpatriati ecuadoriani, le persone che necessitano di protezione internazionale, le vittime della tratta di esseri umani e del traffico di migranti, nonché le loro famiglie. La legge sviluppa i principi della cittadinanza universale, del diritto di migrare e dell’integrazione latinoamericana.
Nonostante la legge preveda il riconoscimento di garanzie e la tutela dei diritti, negli ultimi sei anni i governi Moreno e Lasso hanno distrutto le politiche di tutela dei diritti delle persone in situazione di mobilità umana. Hanno triplicato il costo dei servizi consolari, chiuso consolati e ambasciate, abolito servizi come la consulenza legale gratuita e tagliato il budget e il personale dei consolati che dovrebbero occuparsi dei nostri connazionali migranti. Oggi ottenere un passaporto in Ecuador e all’estero è un’odissea, e siamo tornati ai tempi dei tramitadores [passacarte privati] che ti fanno pagare fino a 400 dollari per un passaporto!
Il Gruppo Parlamentare per i Diritti delle Persone con Mobilità Umana dell’Assemblea Nazionale, che ho avuto l’onore di presiedere, ha valutato la Legge Organica sulla Mobilità Umana per verificarne l’applicazione e individuare i limiti e la portata di questo strumento giuridico per l’effettivo esercizio dei diritti umani degli ecuadoriani all’estero, dei rimpatriati ecuadoriani, degli immigrati e dei rifugiati che necessitano di protezione internazionale, delle vittime della tratta di esseri umani o dell’immigrazione clandestina. In altre parole, si tratta di verificare se il governo e le istituzioni pubbliche hanno applicato la legge.
In questa valutazione, abbiamo riscontrato che lo Stato non riesce a garantire i diritti delle persone in situazione di mobilità umana.
Ma con Luisa González [candidata di Rivoluzione Civica alla presidenza] avremo di nuovo un Ministero degli Affari Esteri al servizio dei migranti, con consolati altamente efficienti al servizio dei nostri connazionali. Consolati con orari di apertura flessibili che si adattano alle esigenze dei migranti, compreso il sabato. Avremo di nuovo consolati mobili per essere ancora più vicini alle nostre comunità nelle diverse regioni, per avvicinare il governo ai cittadini.