La perle du jour

 « Le public n'est plus dupe des mensonges propagandistes qui résonnent dans les médias. Ces lettres ont été écrites par un petit groupe de radicaux, manipulés par des organisations financées par des fonds étrangers dans le seul but de renverser le gouvernement de droite. Ce n'est pas une vague. Ce n'est pas un mouvement. C'est un petit groupe de retraités bruyant, anarchiste et déconnecté, dont la plupart n'ont pas servi [dans l’armée] depuis des années ». C’est ainsi que Netanyahou a réagi aux pétitions qui se succèdent en rafales, émanant de centaines et de milliers de réservistes de l’armée de l’air, du corps médical militaire, de la marine, demandant au gouvernement d’arrêter de bombarder Gaza pour épargner les Israéliens encore captifs [les fameux « otages », qui sont encore une trentaine en vie plus une trentaine à l'état de cadavres]]. Bibi, qui a 75 ans, n’a pas l’intention, quant à lui de devenir un paisible retraité, ni bruyant ni silencieux. Les pilotes signataires de la première pétition seront rayés des cadres de l’armée génocidaire, ce qui est une bonne chose.

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15/07/2024

FADWA ISLAH
Dopo l'Algeria, il Marocco: nuove rivelazioni sui legami di Jordan Bardella con il Maghreb

  

 

Fadwa Islah, Jeune Afrique, 28/6/2024

Tradotto da Fausto Giudice, Tlaxcala

Dopo aver indagato sulle origini algerine del presidente del Raggruppamento Nazionale, Jeune Afrique ha seguito le orme del nonno paterno, a Casablanca. Rivelazioni esclusive.

Se il presidente del Raggruppamento Nazionale, Jordan Bardella, non si è mai trattenuto dal sottolineare le sue origini italiane, soprattutto per illustrare il modello di assimilazione che difende politicamente, ha sempre ignorato i legami della sua famiglia con il Maghreb.

Permesso di residenza 

Innanzitutto quelli del bisnonno Mohand Séghir Mada, un operaio immigrato algerino arrivato dalla Cabilia in Francia negli anni ‘30 [leggi qui]. Ma anche quelle del nonno paterno, Guerrino Bardella. Si sposò dapprima con Réjane Mada, del ramo algerino della famiglia, e la coppia diede alla luce, nel 1968, Olivier Bardella, padre del potenziale futuro primo ministro francese [questo articolo è stato pubblicato prima del primo turno elettorale, NdT]. Successivamente la coppia divorziò e Guerrino si stabilì in Marocco, dove sposò la sua seconda moglie, una donna marocchina, di nome Hakima.

Sebbene non si conosca la data esatta del matrimonio, il minimo che si possa dire è che risale a diversi anni fa: l’ultimo permesso di soggiorno in Marocco di Guerrino Italo Bardella, ottenuto per “ricongiungimento familiare”, secondo le informazioni di cui dispone Jeune Afrique, è stato rilasciato nel 2016 per un periodo di dieci anni.

Ciò significa che non si trattava del suo primo permesso di soggiorno in Marocco, ma di un rinnovo.

Conversione all’Islam

Con la nuova moglie, questo pensionato, ottantenne dal 1° aprile 2024, vive felicemente a Casablanca, nel quartiere di Bourgogne. Il matrimonio con Hakima implica la sua conversione all’Islam, secondo la legge in vigore in Marocco, che prevede che un cittadino non possa sposare uno straniero di fede non musulmana se prima non si è ufficialmente convertito davanti a un adul (autorità giuridica religiosa) e a diversi testimoni.

Guerrino Bardella è noto come falegname ed ebanista, lavora negli ambienti degli espatriati e della borghesia marocchina ed è registrato nel Regno come cittadino italiano. Come molti dei suoi connazionali che vivono nella capitale economica del Marocco, da tempo frequenta il ristorante del Circolo italiano “Chez Massimo” in boulevard Bir Anzarane nel quartiere del Maarif.

Un futuro migliore

Nato nel 1944 ad Alvito, in provincia di Frosinone, nel Lazio, in una famiglia di quattro figli - ha una sorella, Giovanna, e due fratelli: Honoré Roger e Silvio Ascenzo, tutti e tre deceduti - il figlio di un muratore arriva a Montreuil, in Francia, nel 1960, in cerca di un futuro migliore. Nel 1963 sposò Réjane Mada, figlia di Mohand Séghir Mada.

Poco si sa del rapporto di Jordan Bardella con il nonno, che si era convertito all’Islam e si era stabilito in Marocco. Ancora meno si sa del suo rapporto con le origini algerine, che il Presidente del RN non ha mai menzionato pubblicamente.