Fausto Giudice, Basta!Yekfi, 5 gennaio
2009
Tradotto da Giulietta Masinova, Tlaxcala
Dal carcere di massima sicurezza di
Poissy, nell’Île de France, dove sta scontando il quattordicesimo anno di
ergastolo cui è stato condannato dalla giustizia francese dopo essere stato
rapito dai servizi francesi nel Sudan nel 1994, Carlos, combattente attivo
della resistenza palestinese per oltre due decenni, segue con attenzione
l’evoluzione della situazione a Gaza. Ho avuto modo di intervistarlo il 1°
gennaio, cioè due giorni prima dell’inizio dell’offensiva terrestre israeliana.
Per me Carlos è un personaggio storico, e non spetta a me giudicarlo: lo ha già
fatto la giustizia francese, con metodi a dir poco discutibili. -FG
“Ben scavato, vecchia talpa!”
William Shakespeare, Amleto, citato
da Karl Marx ne Il 18 Brumaio di Luigi
Bonaparte
Sai che Ahmed Saadat è stato condannato
a trent’anni di carcere?
Sì.
Qual è stata la tua prima reazione?
È stato un abuso di potere. Come prima
cosa è il risultato della situazione in cui si è messo il Fronte popolare di
liberazione della Palestina abbandonando la lotta armata internazionale. Ahmed
Saadat fa parte della resistenza interna, non lo conosco, ma da quello che ho
sentito dire è una persona magnifica, e soprattutto un rivoluzionario, così mi
hanno detto, ed è per questo che la repressione contro di lui è stata così
dura, mentre altri membri del FPLP sono tranquilli, viaggiano, fanno quello che
vogliono, e vivono in Palestina, no? Quindi dev’esserci una buona ragione. In
ogni caso questo signore si trovava lì, in primo luogo era stato Arafat a
imprigionarlo e in secondo luogo era sorvegliato dai britannici e dagli
americani. Quando questi si sono ritirati sono arrivati gli israeliani che
l’hanno arrestato nella prigione palestinese di Gerico in cui si trovava.
Insomma, una totale mancanza di rispetto della parola data da parte dei governi
britannico ed usamericano, e dagli israeliani non ci si può aspettare una
qualsiasi forma di rispetto, non possiedono il senso dell’onore né della parola
data, sono criminali fascisti.
La
mia prima reazione è stata fare un parallelismo con il tuo caso.
Sì, ci sono aspetti simili. Ma è
diverso, nel mio caso è stata semplicemente una questione di soldi, si sono
rivolti a un Capo di Stato, a un funzionario di quel Paese [il Sudan, NdR], e gli
hanno dato dei soldi, non è stata una questione politica, solo di soldi. Ci
hanno venduti tutti, me, Osama bin Laden.
XXX Ahmed Saadat, durante il processo davanti al tribunale militare israeliano di Ofer nel dicembre 2008. È stato rieletto segretario generale del PFLP nel 2022.
E non pensi che sia successa la stessa
cosa con la Muqata’a [il quartier generale di Arafat a Ramallah, NdT]?
No, no, no. I piccoli accordi che
stringono non vengono mai rispettati. Quella gente capisce solo il linguaggio
della forza, e basta. E il Fronte popolare si è obiettivamente ritirato dalla
lotta armata, sotto l’influenza dei compagni sovietici e su consiglio del
Partito comunista francese – anche di altri partiti comunisti ma soprattutto
del PCF – ha abbandonato la lotta internazionale. E la lotta internazionale era
la sola ad avere importanza per un’organizzazione come il FPLP, che godeva di un
grande sostegno di massa: non aveva le capacità che aveva per esempio Fatah, in
termini numerici, ma in termini qualitativi sì, ce l’aveva.
Potevamo quindi colpire duramente, all’interno e all’esterno, e quindi… Ne
parlavo con Arafat anni fa, e lui ha riconosciuto che non poteva fare più nulla
all’interno e gli unici che potevano fare qualcosa erano il FPLP e i suoi
alleati. [La cattura di Ahmed Saadat] è stata il risultato di una buona
operazione, l’esecuzione di quel criminale che era il ministro del Turismo, un
generale in pensione che aveva fatto uccidere dei compagni. Adesso ti dico
perché l’hanno giustiziato: molti anni fa questi compagni avevano preso degli
ostaggi su un autobus e poi si erano arresi, ed erano stati giustiziati per
ordine diretto di quel generale. Aveva dato lui l’ordine di uccidere quei
ragazzi. Ecco perché è stato giustiziato a Gerusalemme vent’anni dopo. È
successo molto tempo fa.
Ahmed Jibril (1938-2021)
Ti ricordo che il FPLP è stato il primo
a dare il via alla lotta armata, nessun altro. La prima operazione armata in
nome della resistenza palestinese è stata condotta da Ahmed Jibril, del Comando
generale del FPLP. Sono stati loro i primi, sotto un altro nome, ben prima di
Fatah. E c’è un’altra cosa: la politica di abbandono dei prigionieri. Il FPLP non
ha solo abbandonato la lotta armata, ha anche abbandonato i prigionieri, rinunciando
a liberarli con la forza. È stato il FPLP-CG di Ahmed Jibril a scambiare
ostaggi con prigionieri, e in questo modo ha potuto liberare migliaia di
persone. Ora Hezbollah segue la stessa linea. Ma purtroppo il FPLP, per essere
invitato ai congressi dei partiti comunisti in Europa occidentale, in epoca
sovietica, ha abbandonato la lotta armata.
Quindi adesso possono permettersi di colpire il Fronte popolare, di commettere
azioni illegali contro Ahmed Saadat e nessuno fa niente contro gli israeliani. I
principali responsabili sono gli stessi dirigenti del FPLP.
Wadi Haddad (1927-1978)
Spiegami una cosa: hanno abbandonato la
lotta armata a causa della scomparsa dell’URSS?
No, no, no, no. È successo prima. C’era
Ponomarëv, che dava sempre consigli soprattutto a Abu Ali Mustafa. Abu Ali Mustafa era una persona magnifica, un
dirigente – io l’ho conosciuto bene – un uomo
rispettabile, ma non aveva la profondità di Wadi Haddad, che era un uomo di
grande genio strategico e aveva una grande abilità nelle situazioni tattiche,
sapeva proiettarsi. Avevamo buoni consiglieri arabi, io ne ho conosciuti – non parlerò di loro, perché alcuni sono
ancora vivi –, non erano necessariamente palestinesi, c’erano militari di
carriera, brave persone, e c’erano uomini di grande qualità che gestivano i
commando, tra i quali c’ero anch’io. Capisci? E quando queste posizioni sono
state abbandonate, bè’… Wadi Haddad era uno di destra, ma la sua linea
strategica era giusta: bisogna colpire il nemico in modo che non si senta
sicuro da nessuna parte. Nessun dirigente, nessun responsabile [sionista, NdR] deve
sentirsi sicuro in nessuna parte del mondo. Devono avere paura ovunque si
trovino. Abbandonando quella strategia si è persa l’arma principale di cui
disponeva la resistenza palestinese.
I tunnel di Cu Chi, nel Vietnam del Sud, si estendevano per 250 km dalla periferia di Saigon al confine con la Cambogia. Incubo dell'esercito americano, sono diventati l'attrazione turistica sotterranea numero 1 al mondo, secondo la...CNN
Guardiamo
alla situazione di Gaza oggi. Ho parlato con un militante di Hezbollah, e lui
mi ha detto che la situazione non è così grave per Hamas, che non è stato
colpito militarmente e può contare su forze ancora intatte. Ma io non capisco
cosa possano fare, perché non hanno lo spazio minimo che almeno aveva Hezbollah
nel Sud del Libano, no?
Io credo che quello che sta facendo
Hamas sia copiare il sistema vietnamita. Hamas non ha inventato niente. Quello
che ha fatto è stato sviluppare la questione vietnamita, con i mezzi che gli
hanno dato i fratelli, i compagni iraniani. Quindi quando loro [gli israeliani,
NdR] hanno invaso l’ultima volta [il Libano, NdR], hanno ricevuto un colpo
durissimo perché non erano preparati a questo tipo di combattimenti sotterranei
nel Sud del Libano, bombardavano qua, attaccavano là, ma gli altri sbucavano
dall’altra parte e li colpivano, li colpivano. È questo che sta accadendo a
Gaza. E sono sicuro che si siano preparati. In realtà in questo caso c’è stata
una provocazione dei palestinesi contro gli israeliani. In che senso? Li stanno
colpendo, o meglio sfidando, con armi leggere.
Perché bisogna sapere che una compagnia
di guardie di frontiera israeliane ha più armi di tutta la resistenza
palestinese a Gaza. E perché questa provocazione permanente? […] Non è una
decisione arbitraria. Non sono pazzi. I Fratelli musulmani sono gente molto
seria. A parte la questione ideologica… La Fratellanza musulmana, fondata negli
anni Venti da Hassan El Banna al Cairo, è un’organizzazione non ideologicamente
ma strutturalmente leninista. Dal punto di vista di classe i Fratelli musulmani
sono un’organizzazione piccolo-borghese che rappresenta gli interessi del suk,
non sono rivoluzionari, sono riformisti, ma con una struttura leninista.
Questo ha permesso loro di sopravvivere
alla peggiore repressione che si possa immaginare. Nel mondo arabo nessuno è
stato represso più dei Fratelli musulmani, neanche i comunisti. Nessuno è stato
più represso, né i palestinesi né nessun altro. Queste persone sono sopravvissute,
sono cresciute e si sono perpetuate, e sono state la base, come il FPLP, da cui
sono uscite tante altre organizzazioni e tanti altri movimenti in tutto il mondo,
che si sono sviluppati nella lotta armata con questa base d’esperienza
palestinese; tutti i jihadisti che lottano oggi, anche in Afghanistan, traggono
la loro origine dai Fratelli musulmani. Il fatto che non siano d’accordo con Al
Qaeda, con il tipo di strategia e di tattiche cosiddette “terroriste” di Al
Qaeda, non significa che non ci siano legami storici: il dottor Al Zawahiri è
un dirigente di spicco dei Fratelli musulmani, Yasser Arafat era un responsabile
dei Fratelli musulmani, nella loro direzione al Cairo all’inizio degli anni
Cinquanta. Questo bisogna riconoscerlo. La lotta dei Fratelli musulmani in
Siria è stata terribile, terribile: non solo c’è stata una brutale repressione
da parte del regime siriano che è riuscito quasi a sterminarli, ma sono stati
assassinati centinaia e centinaia di fratelli siriani. Queste persone sanno ciò
che fanno. Credo che il loro obiettivo sia quello di provocare un intervento
terrestre degli israeliani, perché a Gaza, a parte l’arteria principale, sul
lato della spiaggia, della zona costiera, non ci sono altri ingressi, vale a
dire che c’è una linea diritta, la strada principale…
… È
un viale...
Sì, sì, è un viale. Non puoi entrarci
con un carro armato, a meno di distruggere tutte le case, capisci. E a quel
punto li massacreranno.
È una lezione dell’esperienza vietnamita. La tecnica dei sotterranei viene dai
tedeschi dell’Est. Per esempio è così che i palestinesi sono sopravvissuti
all’attacco delle forze libanesi a Tell Al-Za’tar nel 1976, ricordi?
Sì.
A Shatila le forze libanesi non hanno scoperto i sotterranei e i combattenti
del FPLP di Shatila sono sopravvissuti al massacro.
Ah sì?
Erano a Shatila, sottoterra. A Sabra
non c’erano sotterranei e sono stati uccisi. È un’esperienza vietnamita che è
stata trasmessa dai tedeschi dell’Est. Sono convinto che al fianco di Hamas ci
sia il Jihad islamico, il Fronte popolare, ma anche la gente di Fatah, perché la
maggioranza della gente di Fatah non è composta né da agenti della CIA, né da corrotti
o ladri. La maggior parte di Fatah è fatta di palestinesi puri. Hamas ha vinto
le elezioni. Chi l’ha votato? La gente di Fatah! I cristiani, hanno votato Hamas!
La maggioranza non era gente di Hamas, era gente che voleva un governo non
corrotto. Quindi tutti i combattenti di Gaza, la brava gente – perché c’è stata
una piccola guerra civile che ha spazzato via i corrotti – compresi i membri
delle tribù, che ovviamente sono armati, tutte queste persone combatteranno
anche loro. [Gli israeliani] stanno cercando di spezzare la popolazione civile,
ma la gente è abituata a soffrire, purtroppo, e in ogni caso dove potrebbe
andare? L’importante è che questo avrà ripercussioni internazionali, non per
Israele, perché Israele con tutti noi ci si pulisce il culo, è un Paese fondato
sulla menzogna, sulla falsificazione storica…
Vista
di un tunnel scavato da Hezbollah nei pressi del moshav Zar'it, nel
nord di Israele, vicino al confine libanese, il 10 giugno 2019. Foto
.Ilia Yefimovich / picture alliance via Getty Images
C’è un grande interrogativo: la
persecuzione degli ebrei durante la seconda guerra mondiale è una delle pagine
più buie della storia contemporanea, non si conosce ancora il numero delle
vittime, ma centinaia di migliaia di persone sono scomparse, non si sa ancora
esattamente come perché non permettono di fare ricerche, di fare la lista dei
nomi delle vittime delle persecuzioni naziste. E i sionisti che stanno in
Israele sono complici di quella persecuzione […], sono razzisti nei confronti
degli altri ebrei; gli ebrei provenienti dall’Iran e dal Marocco sono malvisti
dai bianchi, dagli aschenaziti che non hanno neanche una goccia di sangue
semita […]
Il solo modo di agire è quello di
Saddam. Non bisogna dimenticare che era Saddam a mantenere i palestinesi di
Gaza, soprattutto di Gaza. L’aggressione contro l’Iraq è legata a Gaza. Saddam
manteneva Gaza, i soldi di Gaza venivano da lì. E in fin dei conti lo stesso
vale per l’Iran. Durante la prima Intifada i primi soldi arrivati in Palestina furono
quelli che l’Iran inviò all’organizzazione di Abu Nidal. E anche Saddam ha dato
molti soldi alla resistenza.
In ogni caso i palestinesi adesso
riceveranno sicuramente un duro colpo, ma non verranno distrutti. E in fin dei
conti si tratta di una questione internazionale. Se migliaia di persone
scendono in piazza a Parigi e a Londra, la gente dirà: è un problema grave, è
un crimine contro l’umanità, questi sono crimini di guerra costanti,
quotidiani, senza sosta, davanti alle telecamere dei canali di tutto il mondo,
della CNN e di Al Jazeera…
Quindi colpiranno i responsabili della
resistenza palestinese a Gaza, soprattutto la gente di Hamas ma non soltanto.
Però dovranno entrare a Gaza, per combattimenti corpo a corpo, e a quel punto
gli israeliani si troveranno in una posizione di debolezza, accadrà la stessa
cosa che è successa nel Sud del Libano, ma ovviamente ci saranno migliaia di
vittime civili palestinesi. Vedremo. La cosa positiva per i palestinesi e per
la resistenza araba è che i popoli arabi sono solidali. E il governo traditore
egiziano apparirà per quello che è. Perché chiude la frontiera? Perché?
Sai
che hanno chiamato Dahlan al Cairo, no?
Ma sappiamo chi è Mohamed Dahlan, no?
Mohamed Dahlan è l’uomo degli Stati Uniti e della CIA. Apertamente, non ne fa
mistero.
Un membro del Jihad islamico attraversa un tunnel nella Striscia di Gaza nel 2022. Foto Mahmud Hams / AFP via Getty Images