30/08/2022

ODED YARON
Rivelato il cliente segreto NATO per gli aerei spia israeliani: è l’Italia

Oded Yaron, Haaretz, 28/8/2022
Tradotto da
Fausto Giudice

Documenti disponibili al pubblico rivelano ciò che Israel Aerospace Industries ha cercato di nascondere: l'Italia ha acquistato altri due aerei per l'allerta precoce e la raccolta di informazioni e servizi per 550 milioni di dollari.

Aereo di allerta precoce dell'Aeronautica Militare Italiana, acquistato dall'IAI. Foto: Aeronautica Militare Italiana

Israel Aerospace Industries ha firmato con l'Italia contratti per un valore di circa 550 milioni di dollari per la vendita di altri due aerei spia per l'allerta precoce e per servizi di supporto e logistica a terra per l'Aeronautica militare italiana. Gli accordi, riportati in documenti pubblici del Ministero della Difesa italiano e del Parlamento del paese, portano a quattro il numero di velivoli da missione speciale che IAI fornirà agli italiani.

A luglio di quest'anno IAI aveva annunciato di essersi aggiudicata un contratto di oltre 200 milioni di dollari per quella che descriveva come la fornitura di aerei da missione speciale a un paese europeo membro della NATO, senza però rivelare quale paese. IAI continua a rifiutarsi di “discutere l'identità dei suoi clienti”, ma un'indagine di Haaretz ha rivelato che si tratta dell'Italia - e che l'aeronautica italiana è anche il cliente di un altro enorme accordo annunciato da IAI nel 2020.

La filiale ELTA di IAI sviluppa diversi tipi di aerei per missioni speciali, per lo più basati su executive jet modificati su cui installa sistemi militari. Si tratta di velivoli per la sorveglianza terrestre in volo (AGS) dotati di radar per la scansione e la localizzazione di obiettivi a terra e per la gestione del campo di battaglia; velivoli per il pattugliamento marittimo per la localizzazione di navi e sottomarini; velivoli SIGINT per la raccolta di informazioni elettroniche e di comunicazione e per la guerra elettronica - per disturbare i radar e i sistemi di comunicazione del nemico; e velivoli CAEW che forniscono un allarme e un controllo anticipato in volo, oltre a capacità di intelligence elettronica.

Nel 2021 il Ministero della Difesa italiano ha reso nota l'intenzione di acquistare due nuovi aerei spia CAEW dalla ELTA. Si tratta di un aereo basato sul jet d'affari Gulfstream G550, che viene poi modificato per le missioni di preallarme e controllo aereo. È simile all'aereo Nachshon Eitam che serve l'aeronautica militare israeliana. Secondo quanto riportato in passato, Israele ha fornito quattro aerei simili anche alle forze aeree di Singapore.

Il Nachshon Shavit (a sinistra) e l'Eitam (a destra) dell'aeronautica israeliana Foto: Oren Rozen, Wikipedia

Aerei spia dell'Aeronautica militare israeliana

- Eitam: Allarme e controllo precoce via aerea

- Shavit: Raccolta di segnali di intelligence e guerra elettronica

- Oron: capacità di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR) ad ampio raggio.

Questi aerei sono dotati di radar, sensori avanzati e sistemi di raccolta di informazioni, fornendo all'operatore una piena consapevolezza della situazione, una “difesa aerea e una gestione delle battaglie aeree, con una sorveglianza continua a 360 gradi di tutte le minacce aeree e marittime”, secondo quanto descritto da IAI.

L'accordo, per un totale di 209 milioni di euro (230 milioni di dollari), è stato firmato nel marzo 2022 e pubblicato nel registro dei provvedimenti esecutivi del Ministero della Difesa (ordine di acquisto 2639). IAI ha aspettato l'apertura del Farnborough Airshow in Gran Bretagna, a luglio, per annunciare l'accordo, senza menzionare l'Italia.

Altri documenti del 2020 rivelano un accordo pluriennale per l'acquisto di servizi di supporto e logistici da ELTA per la stazione di terra associata alla flotta di aerei spia e per la loro manutenzione. L'accordo decennale (2020-2029) per i servizi, per un totale di 332 milioni di euro (360 milioni di dollari), è stato firmato nel maggio 2020 e pubblicato nel registro (ordine di acquisto 2617).

Appena due settimane dopo, IAI ha annunciato un “contratto relativo a velivoli per missioni speciali” con un prezzo analogo, senza indicare il cliente. Un mese dopo, per la prima volta un business jet israeliano utilizzato da alti dirigenti IAI è atterrato nella base di Pratica di Mare, a sud di Roma.

Aereo di allarme dell'Aeronautica Militare di Singapore prodotto dalla IAI. Foto: Aeronautica Militare di Singapore

Flotta italiana: dal verde al bianco e blu

La coppia di nuovi aerei si aggiungerà ai due velivoli di allerta precoce che Israele ha fornito all'Italia nel decennio precedente, nell'ambito di una vasta transazione bilaterale firmata nel 2011, che comprendeva anche la vendita di un satellite per l'esercito italiano. Da parte sua, l'Israel Air Force ha acquistato decine di aerei da addestramento dall'azienda italiana Leonardo.

L'Aeronautica militare italiana è nel mezzo di un programma di acquisti in più fasi per sostituire i vecchi aerei da missione speciale e per rafforzare la flotta di intelligence aerea del 14° stormo vicino a Roma. La prima fase del programma di acquisizione dovrebbe essere completata nel 2032 e gli aerei dovrebbero rimanere in servizio almeno fino al 2040 e fino al 2056.

 

Aereo di allerta precoce dell'Aeronautica Militare Italiana, acquistato dall'IAI. Foto: Aeronautica Militare Italiana

Il programma mira a soddisfare il desiderio dell'Italia di gestire meglio le informazioni in tempo reale sul campo di battaglia - in aria, a terra e in mare. “L'E-550 CAEW è uno straordinario sistema multisensore, una sorta di 'posto di comando volante' che, attraverso funzioni di sorveglianza aerea, comando, controllo e comunicazione, è in grado di offrire alle Forze di Difesa italiane un contributo operativo decisivo per il raggiungimento della superiorità informativa”, ha dichiarato l'ex comandante dell'Aeronautica Militare, Alberto Rosso.

Secondo il piano del Ministero della Difesa italiano, sottoposto all'approvazione del Parlamento, l'Aeronautica Militare ha previsto l'acquisto di altri otto jet Gulfstream (oltre ai due già in possesso) e la loro graduale conversione per l'impiego in varie missioni speciali. La Camera dei Deputati ha approvato il piano nel 2020 e il Senato ha seguito l'esempio nel 2021.

Secondo David Cenciotti, giornalista aeronautico veterano, pilota italiano e redattore di The Aviationist, oltre ai due velivoli CAEW che saranno modificati da ELTA, l'Italia sta acquistando altri sei jet cosiddetti “verdi” (non equipaggiati) che saranno gradualmente modificati in futuro da aziende usamericane, tra cui il gigante della difesa L3Harris Technologies, per trasportare sistemi di intelligence, sorveglianza, ricognizione e guerra elettronica (AISREW). Il primo aereo è atterrato in Italia a marzo.

Secondo il piano, l'Italia vuole un aereo di allerta precoce in volo in qualsiasi momento, il che significa che ha bisogno di una flotta di quattro aerei di questo tipo. L'Italia ha in programma l'acquisto di uno o due velivoli aggiuntivi che possano anche fornire difese aeree alle sue forze dislocate in tutto il mondo. L'ELTA ha già fornito due di questi aerei e ora ne fornirà altri due. Inoltre, l'Italia vuole almeno due aerei per l'intelligence dei segnali.

I velivoli italiani forniti dall'ELTA hanno già partecipato a esercitazioni con i paesi membri della NATO e ad attività operative. A marzo, uno dei due aerei è stato avvistato nella sua prima missione di raccolta di informazioni per conto della NATO in Europa orientale. L'aereo ha volato per circa quattro ore lungo i confini rumeni, moldavi e ucraini in uno schema probabilmente associato all'identificazione e alla mappatura delle forze russe che hanno invaso l'Ucraina. Secondo l'Aeronautica militare italiana, negli ultimi due anni gli aerei hanno effettuato 650 missioni e hanno accumulato un totale di 4.362 ore di volo.

Il primo cliente dei velivoli per missioni speciali di ELTA è stato naturalmente Israele. Il 122 Squadron dell'Israel Air Force ha utilizzato cinque Nachshon, alcuni dei quali sono modelli Eitam, del tipo acquistato dall'Italia. Altri sono modelli Shavit, utilizzati per raccogliere informazioni elettroniche.

Nell'aprile dello scorso anno, l'Israel Air Force ha festeggiato l'arrivo del suo primo aereo Nachshon modello Oron, un aereo da missione speciale più avanzato che, secondo IAI, “fornirà alle Forze di Difesa Israeliane capacità di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR) senza precedenti... per generare valutazioni di intelligence complete e in tempo reale sullo schieramento delle forze nemiche e delle organizzazioni terroristiche a corto e lungo raggio”.

Nonostante le celebrazioni, l'ELTA non ha ancora completato l'installazione dei sistemi di sorveglianza e, secondo quanto riportato in precedenza, l'aereo dovrebbe essere operativo nei prossimi mesi.

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