Marco Bersani, Attac Italia, 2/10/2025
Un crimine contro il quale ogni governo democratico
dovrebbe ribellarsi con forza e determinazione.
Non è
il caso dell’Italia, dove i massimi esponenti di governo fanno a gara a chi si
comporta in maniera più indegna.
Partiamo
dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che dopo aver dato il
via libera ideologico a Israele (“Quelli della Flotilla sono
irresponsabili”) e dopo aver fatto dichiarazioni deliranti (“Stanno
mettendo a rischio il piano di pace del mio amico Donald”) da oltre 24 ore
è muta come un pesce. Evidentemente attonita nel constatare come le
piazze del paese si sono spontaneamente riempite già nella serata di ieri,
pronte ad esondare oggi, a bloccare tutto domani e a convergere sabato per la
Palestina.
Quasi incredibile il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che è riuscito nel corso dell’intera serata e su tutti i canali a fare il telecronista del crimine di guerra: “Ecco, vedete li fermano…ma è un blocco, non un assalto..ora li porteranno sulla nave militare, poi li porteranno ad Ashkelon, poi li espelleranno”. Ovviamente attribuendosi il merito di aver evitato la carneficina e ovviamente dichiarando che il rientro delle e dei cittadini italiani non sarà a carico dello Stato. Vediamo se la nuova professione del solerte ministro proseguirà con la telecronaca delle piazze e dei blocchi nei prossimi giorni con il medesimo pathos dedicato ai criminali dell’Idf.
Direi
quasi patetico il Ministro dei Trasporti (sic) Matteo Salvini, che rosica
senza respiro, avendo constatato come non vi siano mai stati così tanti
cortei non comunicati, né così tanti blocchi come da quando è in vigore il DL
Sicurezza che, nel paradiso fascista del “nostro”, avrebbe dovuto stroncarli
alla radice.
Gli
tocca pure affrontare il primo sciopero congiunto Cgil-Usb (mai successo prima)
ed eccolo allora sbraitare di precettazione ululando alla luna, invece di
accontentarsi del fatto che, almeno per domani, se i treni non andranno, non
sarà per colpa sua.
Fuor
di metafora, abbiamo un governo ignobile, mentre un popolo intero si è
finalmente risvegliato mettendo dentro quei cinquanta gusci di noce del
Mediterraneo tutta la propria umanità e trasmettendo allo stremato popolo
palestinese un messaggio per quanto flebile di speranza.
In
questi giorni le piazze diranno ancora una volta che sappiamo da che parte
stare.
E
diranno ai governanti -si travestano pure da pesce, telecronista e rosicone-
che sono complici e che per quanto si credano assolti, saranno per sempre
coinvolti.
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